S'Orku Foresu, la maschera di Sestu

Il Carnevale a Sestu (Cagliari, Sardegna Sud) è un periodo di baldorie, di dolci, di sfilate e di tradizione. La maschera carnevalesca tipica si chiama "S'Orku Foresu", è zoomorfa e deve le sue origini, probabilmente, ai periodi antecedenti la Grande Guerra. S'Orku, dalle lunghe corna e pieno di campanacci, ricoperto da una spessa pelle d'animale di pelle nera, si trascina a fatica tenuto prigioniero, tramite una corda, dai "Mustayonis", in abiti consunti, fazzoletti neri in testa e sonagli in bella vista, che procedono armati di canne e verghe d'olivastro.

Nell'avanzare durante il Carnevale Sestese la maschera sarda S'Orku tenta di sottrarsi ai suoi secondini. E tutto ciò che ottiene è quello di colpito dai bastoni, di essere spinto e scagliato a terra. Intorno a lui, alcuni dei Mustayonis percuotono a ritmo le canne e minacciosamente gli gridano: "S'Orku foresu pedditzoi". Vere e proprie sevizie lasceranno S'Orku a terra, unanime. Ma poi saranno sufficienti una manciata di paglia e un po' d'acqua per riportarlo in vita. E ricominciare il tragitto, sempre controllato dai guardiani.

Il percorso si snoda in un'atmosfera magica. La maschera animalesca di Sestu è chiaramente destinata al sacrificio. L'acqua, la terra, la rinascita sono gli elementi essenziali su cui poggia la rappresentazione. Probabilmente, si rifà a una sorta di rito agrario per invocare ed ingraziarsi la benevolenza della natura.
Gli stessi Mustayonis sono espressione della cultura contadina, tanto che anche nella modernità il Mustayoni, infatti, è lo spaventapasseri che si mette nei campi per salvaguardare il futuro raccolto. Più di un semplice spaventapasseri per gli uccelli, ma vero e proprio simbolo magico-scaramantico, che dovrebbe salvaguardare la terra ed i suoi frutti ed evitare carestie, spiriti maligni e malocchio.

Nella foto: Is Mustayonis e S'Orku Foresu di Sestu (Cagliari, sud Sardegna). Di maddalena e da panoramio.com.