Storia

La storia di Sestu dalle origini al medioevo

la storia antica di sestu è strettamente legata all'insediamento romano sorto al sesto miglio della strada che da cagliari conduceva a porto torres. Dopo il crollo dell'impero, sestu fece parte del giudicato di cagliari, venne conquistata da pisa e infine presa dagli aragonesi

La zona di Sestu, pochi chilometri a nord di Cagliari, risulta abitata già in epoca prenuragica, come testimonia il villaggio nuragico di San Gemiliano: una sessantina di capanne circondate da ceramiche, utensili di ossidiana, asce e persino resti di cibo. In seguito, intorno al III secolo a.C., fu abitata dai Cartaginesi; di essi ci resta la necropoli dell’odierno Corso Italia dove è stato rinvenuto soprattutto vasellame e anfore.

L’odierna Sestu nacque con la dominazione romana, come dimostra la stessa origine del nome: la frase latina "ad sextum lapidem”, ovvero "alla sesta pietra miliare” della strada che dal centro di Cagliari conduceva a Porto Torres. La pietra miliare vera e propria oggi è custodita nella chiesa di San Giorgio. Imponenti sono i reperti romani giunti fino a noi: monete del periodo di Caligola e Domiziano, un cippo funerario, fibbie e altri manufatti. Sotto la dominazione di Nerone avvenne il martirio del Vescovo di Cagliari, Gemiliano, cui è dedicata una chiesa duecentesca.

Con il crollo dell’Impero sorsero i giudicati, una nuova entità statale di ispirazione bizantina. Sestu fu inserita nel Giudicato di Cagliari nella Curatoria del Campidano fin quando, nel 1257, venne conquistata da Pisa. Poi, dopo un periodo piuttosto turbolento, nel 1324 sopraggiunsero gli Aragonesi che nel 1324 concessero la zona come feudo a Berengario Carroz. Nel 1363 fu istituita la Contea di Quirra, nella quale Sestu rimase a lungo.

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